L'arte di comunicare efficacemente: suggerimenti per comunicato stampa

Comunicare efficacemente è un arte. E come tale è decisamente difficile da insegnare.Qualche suggerimento, però, può essere sempre utile. Innanzitutto la prima e più ovvia delle considerazioni: noi vogliamo che il nostro comunicato stampa venga pubblicato, ovvero che venga scelto nel mare di decine e decine di comunicati stampa che ogni giorno raggiungono redazioni, siti web, blog, tv, agenzie di stampa. Vogliamo quindi spiccare, saltare all'occhio (del giornalista prima e del lettore dopo), vogliamo distinguerci. E ciò è possibile solo creando contenuti appetibili, che possiedano cioè un certo appeal, che tocchino argomenti di attualità, che si inseriscano in dibattiti economici o politici, che suscitino curiosità e voglia di approfondire o che possono far drizzare le antenne al pubblico (sia questo composto da appassionati del settore o da utenti occasionali).

E' utile allora iniziare con il porsi alcune domande: se mi trovassi di fronte ad un comunicato di questo tipo lo leggerei? Se non io, qualcuno potrebbe ritenerlo interessante? Per questioni professionali o per passione? Quali sono i linguaggi usati dagli esperti del settore? E, soprattutto, dove posso trovare il maggior numero di utenti interessati?

Ecco, partire da queste considerazioni basilari e costruire un comunicato ad hoc per il sito, il giornale, il tg o la rubrica che tratta questi temi è già un ottimo inizio.

Di certo spedire un comunicato stampa alle televisioni senza allegare immagini o inviare centinaia di righe a siti web che pubblicano al massimo 20 righe è un ottimo modo per finire cestinati. Porsi qualche domanda prima ancora di iniziare a scrivere fa la differenza tra un messaggio che raggiungerà il suo pubblico e uno che invece finirà automaticamente nel cestino. A cominciare dalla prima e più fondamentale delle domande, quella che nel 90 per cento dei casi viene dimenticata o data per scontata: cosa voglio raccontare?

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